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Nadir
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"Riflessioni di Natura"

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Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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In letteratura, Nadir è il momento in cui il protagonista raggiunge il suo punto più basso moralmente.

IN medicina Nadir è usato per riferirsi a conteggio delle cellule del sangue (leucociti, eritrociti e  piastrine) più basso  per un dato paziente in un periodo di tempo. Per esempio, in alcuni pazienti trattati con chemioterapia hanno una conta dei neutrofili al nadir di una settimana dall'inizio del trattamento a causa della soppressione del midollo.

Il Nadir è l'intersezione della verticale, passante per l'osservatore e relativa a un determinato luogo di osservazione, con la sfera celeste non visibile dall'osservatore. Punto agli antipodi dello Zenit e rappresentante del sud assoluto.

Nadir Shah, sovrano persiano.

Nome di una tribù ebraica (Banū Naīr)che viveva nella cittadina higiazena di Yathrib (poi Medina) nel corso del VII secolo d.C

 

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Nadir- Nadir -Nadir

 Per me: era un compagno... era la mia essenza di cacciatore...di quella caccia un po' particolare,dove le difficoltà    diventavano fondamentali per la nostra complicità! La caccia era una cosa innata in me come era naturale per te, eravamo una cosa sola, la nostra intesa era perfetta, tutto portava alla sfida che c'era nello scovare il selvatico... quell'animale con tutti i suoi istinti...e solo lui! "il cinghiale"!

La fucilata ;quella, già da un po' di tempo ne avrei fatto volentieri a meno... quella, era l'atto finale...con lei finiva la caccia... la caccia è tutto quello che avviene prima. (mai più premerò il grilletto) e tu me l'hai insegnato.

Con te ;ho avuto tutto quello che la caccia mi ha potuto dare...di più non potrei avere." Ciao Nadir ,ti porti via la mia essenza di cacciatore, spero un giorno di ritrovarti... in un luogo, dove... con un gesto, possa ritrovare quell'essenza che è nostra!"... ma questa volta non per cacciare...ma solo per giocare                   ciao Cagnaccio!...

Quando andavamo a caccia.

 

Ringrazio per questa foto l'amico Fausto Mosti

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(Nadir) per me: era un compagno... era la mia essenza di cacciatore...di quella caccia un pò particolare,dove le difficoltà diventavano fondamentali per la nostra complicità! La caccia era una cosa innata in me come era naturale per te, eravamo una cosa sola, la nostra intesa era perfetta, tutto portava alla sfida che c'era nello scovare il selvatico... quell'animale con tutti i suoi istinti...e solo lui! "il cinghiale!"      "La fucilata", quella, già da un pò di tempo ne avrei fatto volentieri a meno... quella era l'atto finale...con lei finiva la caccia... la caccia è tutto quello che avviene prima.  (mai più premerò il grilletto; E tu me l'hai insegnato),con te ho avuto tutto quello che la caccia poteva darmi...di più non potrei avere." Ciao Nadir con te  porti via la mia essenza di cacciatore, spero un giorno di ritrovarti... in un luogo, dove... con un gesto, possa ritrovare quell'essenza che è nostra!"... ma questa volta non per cacciare... ma solo per giocare- ciao Cagnaccio!...

 

(PICIU)  così lo chiamavi !

- Grazie Gabry -

un'altro bel ricordo!